Samantha Cristoforetti: vita ed esperienze dell’Astronauta Italiana

Se il nome non vi suona nuovo, un motivo ci sarà. Samantha Cristoforetti, di origini trentine, ha passato probabilmente la sua infanzia con il naso all’insù, osservando le stelle sdraiata sul pianerottolo di casa, sognando un giorno, di diventare astronauta. Conosciuta anche con il nickname twitter @astrosamantha (vanta ben 996.000 follower), Samantha Cristoforetti astronauta lo è diventata veramente. Ma non solo: è la donna dei record. Classe 1977, studentessa modello, si laurea prima in ingegneria meccanica aerospaziale all’Università tecnica di Monaco di Baviera, poi in Scienze aeronautiche all’Università Federico II di Pozzuoli.

A maggio 2009 viene selezionata come astronauta dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), risultando tra i migliori sei candidati, in una selezione alla quale partecipano circa 8500 persone.
Forse ad aiutarla sono state le sue esperienze internazionali, forse l’addestramento come pilota militare, sicuramente la sua grande preparazione. Si tratta di un importante traguardo che cambierà per sempre la sua vita.

Dopo cinque lunghi anni di addestramento, infatti, il 23 novembre 2014, all’età di 37 anni, è finalmente pronta per partecipare alla missione più importante di sempre: la 42/43, denominata “Futura”, con la quale parte dal cosmodromo di Baikonour, in Kazakistan, per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, insieme ad altri due colleghi (l’ingegnere di volo statunitense Terry Virts ed il cosmonauta russo Anton Shkaplerov), a bordo di un veicolo russo Sojuz.

Si tratta della prima missione in assoluto di una donna italiana nello spazio. Ma non solo: “grazie” ad un piccolo problema tecnico dell’Agenzia Spaziale Russa, che ha posticipato il rientro della missione di circa un mese, Samantha consegue il record europeo e il record femminile di permanenza nello spazio in un singolo volo (199 giorni esatti).  Durante la missione, Samantha partecipa attivamente alla realizzazione di esperimenti che hanno come tema principale la microgravità: dalla fisiologia umana, alla stampa di oggetti 3D in assenza di peso, ad analisi fisiologiche. Grazie ad una macchinetta per caffè e bevande calde realizzata in Italia prepara persino, per la prima volta nello spazio, un caffè espresso.

La missione di Samantha termina dopo quasi sette mesi, l’11 giugno 2015 con l’atterraggio sulla Terra, in Kazakistan, alle 15:44 ora italiana…ma il suo nome è destinato a durare nel tempo.
In collaborazione con Stefano Sandrelli, Samantha scrive il libro “Nello spazio con Samantha”: un volume per bambini e ragazzi, scritto in modo semplice, nel quale racconta com’è diventata astronauta, la sua esperienza nello spazio, la vita nella stazione spaziale, come è riuscita a mangiare, dormire, lavarsi, passeggiare, combattendo contro l’assenza di gravità. Nel 2016 Gianluca Cerasola le dedica un film: “Astrosamantha – La donna dei record nello spazio”. Un documentario che racconta nei dettagli la vita di Samantha, il percorso che l’ha portata alla missione spaziale e tutti i dettagli della missione “Futura”. Oggi Samantha lavora a Colonia, presso l’European Astronaut Center, dove sogna un altro viaggio spaziale, in un futuro non troppo lontano, alla scoperta perchè no…della Luna!

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