Sistema Galileo, il nuovo sistema di posizionamento europeo

Nel 2003, in Europa iniziò la progettazione del nuovo sistema di posizionamento europeo.
Il progetto venne avviato con lo scopo di evitare il monopolio americano sul servizio di posizionamento mondiale.

Per anni, i sistemi esistenti furono GPS e GLONASS, l’alternativa russa. Quest’ultimo sistema, però, per molto tempo non venne aggiornato e rimase inefficiente.
Così, nel tempo, si affermò l’utilizzo dell’unico servizio efficiente di posizionamento e disponibile globalmente, ossia il sistema GPS statunitense.

Cosa fa un sistema di posizionamento?

Esso consente di fornire un posizionamento geo – spaziale su copertura mondiale, tramite una costellazione di satelliti lanciati in orbita nello Spazio.
È un sistema sufficientemente potente da consentire anche a piccoli ricevitori, come telefoni e tablet, di rilevare la posizione, tramite latitudine, longitudine ed altitudine, misurando i segnali orari trasmessi dai suddetti satelliti in orbita.

Il nuovo progetto europeo per il Sistema Galileo

L’idea nacque, inizialmente, con l’intento di allontanarsi dalla possibilità che il governo degli USA potesse decidere di staccare improvvisamente o limitare l’efficienza del sistema di posizionamento mondiale.

Il progetto venne avviato ufficialmente nel 2003. Richiese però un accordo tra Unione Europea ed ESA (Agenzia Spaziale Europea).

Il sistema Galileo assicura costantemente la massima accuratezza, affidabilità, precisione e la continuità del servizio, diversamente dal GPS.
Si rivolge ugualmente al sistema mondiale, assicurando un’elevata copertura.

È stato pensato per un uso militare, ma soprattutto civile.

Il sistema prevede una migliore precisione di posizionamento, che vada a diminuire la probabilità di errore.

Problemi nell’avviamento del progetto

Il progetto ha avuto, inizialmente, alcune difficoltà e rallentamenti.

Le prime dovute, soprattutto, al basso favore ricevuto da alcuni paesi europei che preferirono, in un primo momento, utilizzare il GPS statunitense gratuitamente, piuttosto che investire denaro in un nuovo progetto.

Inoltre, ulteriori rallentamenti ci furono a causa delle elevate somme da investire. Richiesero la partecipazione di finanziatori privati ed altre nazioni, come Cina, Israele, Ucraina.

Inoltre, per elaborare uno schema di modulazione che permettesse al sistema Galileo di funzionare sulle stesse frequenze del GPS, l’UE stabilì un accordo con gli USA.
Galileo può essere utilizzato in modo autonomo, senza ricevere interferenze ma, all’occorrenza, i due sistemi, Galileo e GPS, possono essere utilizzati in modo connesso.

Il programma di prova per il sistema Galileo

Il primo satellite di prova, dal nome GIOVE – A (Galileo In-Orbit Validation Element), è stato lanciato nel 2005. Il secondo, invece, nel 2008.

I satelliti prova sono previsti per effettuare primi test e verifiche del progetto, in modo da valutare la stabilità delle frequenze.

Sono previste ulteriori verifiche e valutazioni continue nell’ambito del progetto, sia a Terra che nello Spazio.

I primi satelliti Galileo nello Spazio

I satelliti, che andranno a costituire la nuova costellazione del sistema Galileo, sono 30 in totale.
Nel 2011, è stato lanciato il primo e nel 2017, si è raggiunto un numero totale di satelliti in orbita pari a 22.

Tre di questi satelliti sono, in realtà, per casi di emergenza, di sostituzione o di danno ad uno dei restanti 27 in funzione. Questo perché il sistema possa essere efficiente e preciso in qualsiasi momento.

Ci sono tre diversi segmenti nel sistema Galileo: i satelliti fanno parte del segmento spaziale; un ulteriore segmento è quello terrestre, composto dalle stazioni sulla Terra; l’ultimo è il segmento utente.

Funzionalità del nuovo sistema Galileo

Il sistema Galileo consente un sistema di posizionamento potenziato e di elevata precisione. Per questo motivo, può essere utilizzato in diversi ambiti:

  • Settore dei trasporti, che siano auto, treni ed altri mezzi;
  • Settore scientifico ed ingegneristico;
  • Settore ambientale;
  • Come supporto alla legge, ad esempio in casi di sorveglianza;
  • Settore militare, marittimo ed avionico;
  • Come supporto alla sicurezza o in casi di emergenze;

Può essere utile, inoltre, in altri settori, ad esempio quello turistico, delle telecomunicazioni, bancario, energetico ed altri, oltre a permettere una maggiore precisione nella localizzazione dei pedoni.

Già dal 2017, sono disponibili telefoni che supportano il nuovo sistema europeo (es. iPhone e Samsung).

Galileo apporta numerosi miglioramenti al sistema di posizionamento.

A differenza del sistema degli USA, nato principalmente per scopi militari, Galileo è diretto all’uso civile.
Inoltre, il sistema europeo consente maggiore precisone, localizzando accuratamente la posizione con margine d’errore minimo e senza interruzioni.

Il ruolo dell’azienda italiana Vitrociset

Vitrociset è un’azienda rilevante a livello nazionale ed internazionale. Ha un ruolo importante nel settore dell’alta tecnologia, in particolare dello spazio, della difesa e della sicurezza, delle infrastrutture e dei trasporti.

L’azienda, inoltre, collabora nella gestione del dispiegamento e del supporto operativo e logistico delle infrastrutture del nuovo sistema Galileo.
Le infrastrutture si occupano della ricezione e della trasmissione dei segnali dei satelliti in orbita.

Queste attività operative, di gestione e di supporto al nuovo sistema di posizionamento avverranno, soprattutto, grazie al Centro di Supporto Logistico Integrato di Galileo.

Il coinvolgimento di Vitrociset, all’interno del sistema di posizionamento europeo, conferma l’impegno italiano nello sviluppo dei nuovi programmi innovativi europei.

In particolare, l’azienda Vitrociset si impegna nello sviluppo e nella gestione delle infrastrutture, dei sistemi e delle tecnologie innovative, basandosi sulla sua approfondita esperienza e sulle sue competenze distintive.

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