Nonostante non se ne senta parlare spesso, sono ancora attive missioni spaziali per lo studio del nostro universo ed in particolare del nostro sistema solare. Come ben saprai, le spedizioni spaziali non sono più un fenomeno di massa come negli anni 60, quando la corsa alla luna era seguito con interesse da milioni di persone. Tuttavia, grazie alle moderne scoperte in campo scientifico ed astronomico, le missioni spaziali riescono a donarci notizie sorprendenti su diversi aspetti. Una delle spedizioni più interessanti è quella della sonda spaziale Juno, inviata dalla NASA per studiare da vicino il gigante gassoso Giove. Ecco tutto quello che c’é da sapere sulla missione Juno.
Missione Juno: i dettagli tecnici
La missione Juno è partita ufficialmente il giorno 5 agosto 2011, quando l’omonima sonda spaziale fu lanciata in orbita grazie al razzo Atlas V. L’obiettivo principale della sonda Juno è quello di scoprire quanto più possibile riguardo a Giove, il più grande pianeta del sistema solare. In particolare, la sonda Juno ha il compito di analizzare il campo magnetico ed il campo gravitazionale del gigante gassoso. Inoltre, la sonda Juno ha anche il compito di misurare il nucleo di Giove, in modo da far comprendere agli scienziati NASA la dinamica strutturali e le proprietà generali dell’intero pianeta.
Ciò che ti colpirà di della sonda Juno è il suo fantastico sistema d’alimentazione; rispetto alle tradizionali sonde spaziali precedentemente sviluppate, che si alimentavano tramite generatori termo-elettrici a radioisotopi, la sonda Juno sfrutta la luce del Sole come fonte primaria d’alimentazione, attraverso specifici pannelli solari. Juno è arrivata nell’orbita di Giove in data 4 Luglio 2016, compiendo un lungo viaggio che è durato circa 5 anni. Soltanto nell’ultimo periodo però, la NASA ha reso pubbliche le immagini scattate con la JunoCam, quello che si può definire lo strumento più importante dell’intera sonda spaziale. Ecco quali scoperte sono state rilevate grazie alle immagini.
Missione Juno: le scoperte scientifiche rilevate su Giove
In primo luogo, la sonda Juno ha registrato il campo magnetico del gigante gassoso. I dati analizzati parlano di un campo magnetico dieci volte più potente di quello della Terra. Dalle immagini effettuate dalla JunoCam poi, si è scoperto che il gas che avvolge l’intero pianeta non proviene soltanto dall’esterno, ma anche dall’interno stesso. Purtroppo, la provenienza del gas interno non è stata ancora spiegata con chiarezza, ma gli scienziati sperano di riuscire a scoprire anche questo attraverso ulteriori dati che la sonda fornirà in futuro. Secondo altri dati invece, si è scoperto che il sistema meteorologico di Giove è basato completamente sull’ammoniaca.
La sonda Juno infatti, ha rilevato spessi strati di questa sostanza in alcune parti del pianeta, mentre in altre l’ammoniaca era totalmente assente. Interessanti novità sono state scoperte per quanto riguarda il nucleo centrale del pianeta. Un tempo si pensava che il nucleo fosse un solido presente all’interno di Giove, coperto da uno strato spesso di idrogeno metallico. Ora invece, si pensa che il nucleo centrale sia soltanto un fluido che viene invece sovrastato dall’idrogeno metallico.
Ci saranno altre scoperte in futuro?
Se te lo stessi chiedendo, probabilmente la risposta è si. Gli scienziati analizzano giorno dopo giorno i dati provenienti dalla sonda e gli aggiornamenti porteranno sicuramente a nuove scoperte scientifiche. Chissà che qualche novità non possa essere fondamentale anche per il progresso tecnologico dell’umanità. Mentre siamo in attesa delle prossime scoperte, non resta che augurare una buon proseguimento di missione alla sonda Juno!